Isola del Giglio in canoa e kayak
4 Giugno, 2021
Girare l’Isola del Giglio in canoa o kayak significa scoprire l’isola da un’altra prospettiva: viste spettacolari, insenature e calette inaccessibili da terra e osservare indisturbati i mille protagonisti della natura.
Siete intenzionati a fare il giro del Giglio in kayak o canoa? Ecco alcune cose che dovete sapere prima di partire:
- durata e km del percorso
- perché percorrere l’isola in senso antiorario
- l’itinerario in due giorni: punte e calette da vedere
- dove noleggiare canoe e kayak all’Isola del Giglio
Durata e km del percorso
Il periplo dell’isola del Giglio è lungo 28 chilometri circa. Se siete esperti e allenati potete compiere l’intero tragitto anche in una sola giornata (si impiegano circa 6 ore), ma affrontare il giro in un solo giorno è abbastanza impegnativo. Le calette, le spiagge e gli incantevoli paesaggi meritano di essere esplorati con calma. Se siete amanti della flora e della fauna marina potete anche dedicarvi un paio d’ore per esplorare l’isola con immersioni e snorkeling.
Consigliamo quindi dividere l’ escursione in due tappe:
- Giglio Porto-Punta Meridionale-Campese (o viceversa, circa 16 km), passare la notte al Campese o a Porto e proseguire il giorno successivo verso nord.
Perché percorrere l’isola in senso antiorario
Il nostro consiglio è di percorrere il giro dell’isola in senso antiorario, perché più favorevole ai venti e alle correnti estive. Con mare calmo, comunque, non sussistono grandi difficoltà per la circumnavigazione e potete organizzare il vostro itinerario come più vi piace. Considerate però che sul lato occidentale dell’isola, tra Punta del Capel Rosso e la Baia di Campese, la costa non offre molti approdi e non c’è copertura per i cellulari.
L’itinerario: punte e calette da vedere
Il litorale si differenzia per la parte meridionale, selvaggia e solitaria e quella settentrionale, dolce e protetta dai promontori. La praticità del kayak vi permetterà di fare piccole soste in suggestivi angoli di pace e godere in tutta tranquillità di un mare cristallino. Di seguito il nostro itinerario. È consigliabile iniziare la mattina e dividere l’escursione in due parti.
Primo giorno: da Giglio Porto verso sud
Ecco tutte le meraviglie che incontrerete lungo la costa:
- Cala delle Caldane: si incontra dopo 2,5 chilometri. È una delle spiagge più belle dell’isola, con la vegetazione mediterranea che si protende fino alla costa. L’approdo è facile, gli scogli sono lisci e affusolati. Se arrivate di mattina presto, potrete godere di un’atmosfera di quiete e silenzio, interrotta solo dal frinire delle cicale, dal canto dei gabbiani e dal frangersi delle onde.
- Punta di Capel Rosso: è la punta più meridionale dell’isola, un posto selvaggio e solitario che vibra nel vento. Le scogliere si tuffano a picco nel mare, che qui non è mai abbastanza calmo da invogliare un bagno. Le rocce granitiche sono ricoperte di fiori e piante grasse dai colori sorprendenti.
- Cala del Corvo: passando per Punta del Serrono, Cala dell’Altura e lo scoglio di Pietrabona, raggiungerete la Cala del Corvo, una caletta di sassi grandi riparata dai venti, con una piccola grotta raggiungibile a nuoto.
- Cala dell’Allume: superando lo scoglio della Cappa e il Promontorio del Franco si arriva in questa piccola cala, riconoscibile dal colore giallo e dai brillantini della pirite della vecchia miniera.
- Punta del Faraglione: è incorniciato da una natura splendida e selvaggia e da altri scogli che affiorano sul mare cristallino. Siete arrivati a Giglio Campese. Qui, volendo, potete trascorrere la notte in uno dei numerosi alberghi e riprendere l’escursione il mattino seguente.
Secondo giorno: da Campese verso nord
Lasciando la spiaggia del Campese si gode di una bellissima vista su tutta la baia, con la sua sabbia rosata e il mare turchino. Proseguite dirigendovi verso nord per esplorare i seguenti punti di interesse:
- Secca dei Pignocchi: che si sviluppa parallelamente al litorale e Punta delle Secche, visibile anche dalla superficie.
- Punta del Fenaio: si trova all’estremo nord dell’isola, con il suo faro così isolato da poter essere raggiunto solo via mare o a piedi. Da qua in poi la costa è dolce e invitante, l’ideale per un tuffo o una sosta sugli scogli.
- Punta dell’Arenella: passate Punta del Morto e Punta della Croce fino ad arrivare a una bellissima spiaggia di soffice sabbia chiara, riconoscibile per la presenza di una grande palma. L’arenile è circondato da scogli granitici, tra cui quello cosiddetto della tartaruga, perché simile alla calotta di una testuggine.
- Cala Cupa: selvaggia e incontaminata e Punta del Lazzaretto, con la sua spiaggetta di sabbia fine e chiarissima, sono le ultime tappe prima di tornare al porto.
Dove noleggiare canoe e kayak all’Isola del Giglio
Se state pensando di partire con la vostra attrezzatura, sappiate che alcune compagnie di navigazione consentono di imbarcarsi con la sola canoa, anche senza auto al seguito. Così, appena arrivati al Giglio, sarete pronti per andare in acqua partendo dallo scivolo che si trova all’interno del porto.
Se invece volete noleggiare una canoa, vi potete rivolgere agli stabilimenti balneari. Ecco un piccolo elenco di lidi attrezzati per il noleggio.
Spiaggia del Campese
- La Playa del Carma: tel: 339/4237614;
- Il Delfino: tel: 338/8220438;
- Bar Lo Scoglio: tel: 0564/804213.
Spiaggia delle Caldane
- Padiglione in spiaggia: tel: 347/6968649.