Fari Isola del Giglio, itinerari tra terra e mare

Una vacanza all’Isola del Giglio offre un’esperienza di viaggio ricca e sfaccettata, per molti versi unica nel suo genere: spiagge spettacolari, itinerari trekking, immersioni Isola del Giglio. Tra gli itinerari più suggestivi del posto vi è sicuramente quello dei fari, le tre antiche torri di navigazione (quattro se si considera il Faro di Giannutri) che dominano le estremità nord e sud e che regalano panorami davvero spettacolari. I siti in questione sono il Faro delle Vaccarecce, il Faro del Fenaio e il Faro di Capel Rosso.

Resort Isola del Giglio, l’offerta ricettiva che non ti aspetti

Un modo stupendo e originale di visitare l’Isola del Giglio è quello di ammirare le spettacolari cornici naturali dei vecchi fari oggi divenuti strutture ricettive. I Fari del Fenaio e di Capel Rosso, di proprietà della Marina Militare, oggi ospitano Relais, appartamenti in affitto Isola del  Giglio B&B affidati in concessione nell’ambito del progetto demaniale Valore Paese Fari. Le iniziative imprenditoriali hanno un enorme importanza in termini di valorizzazione culturale nell’ottica di creare opportunità per un turismo eco-sostenibile che promuova il territorio e tuteli al contempo il patrimonio paesaggistico.

Faro delle Veccarecce

È situato a nord di Giglio Castello su un promontorio di circa 300 metri sul livello del mare. Noto anche come Faro Vecchio del Giglio o Faro Antico, fu il primo dell’isola, inaugurato nel 1865 ma dismesso 18 anni dopo, perché a causa della sua posizione era spesso avvolto dalle nuvole. Venne sostituito dal Faro del Fenaio a nord e dal Faro di Capel Rosso a sud. Alla base si scorge un fabbricato a pianta rettangolare dal quale emerge la torre a sezione ottagonale, per un’altezza totale di 21 metri. Entrambe le strutture sono quasi totalmente in muratura e si sviluppano su tre livelli, con la parte inferiore concepita per ospitare gli alloggi dei guardiani. Il complesso architettonico sorge nel mezzo di una lussureggiante pineta compresa nella località di Scopeto, molto indicata per pic-nic e passeggiate nella natura. Pare che nel popolare romanzo “Scusa ma ti chiamo amore”, lo scrittore Federico Moccia si sia ispirato proprio alle Vaccarecce per la scena del faro contenuta nel suo libro. Da allora il sito viene anche chiamato faro degli innamorati. Dal 2015 il faro è proprietà privata, acquistato da Gherardo Felloni, stilista di Arezzo che ha dato via agli interventi per il suo restauro.

Faro del Fenaio

Si trova sull’estremo versante nord dell’isola, realizzato insieme al Faro di Punta del Capel Rosso nel 1883 per sostituire il faro delle Vaccarecce. È tutt’ora funzionante e ha ospitato varie famiglie di guardiani fino agli anni ’80, periodo in cui le torri di navigazione vennero gradualmente automatizzate. La base del fabbricato, alta circa 10 metri, è fatta in muratura a pianta rettangolare su due livelli, da questa si elevata la torre a sezione ottagonale per un’altezza totale di 39 metri sul livello di mare. In cima è collocata la lanterna metallica ad ottica fissa con una portata di circa 16 miglia nautiche.

Un hotel nel faro

Nel 2016 il complesso architettonico, disabitato da anni, è stato assegnato con bando di gara alla società Snp di Paola Pini, con concessione per 19 anni, con lo scopo di essere riconvertito in struttura ricettiva. Oggi la struttura ospita il Resort Faro Punta Fenaio, con camere e terrazza panoramica compresa nella relativa suite.

Faro di Capel Rosso

Risalente al 1883 come il Faro del Fenaio, quello di Capel Rosso è situato all’estremo sud sull’omonima altura da cui prendere il nome. Si sviluppa per un’altezza totale di 90 metri sul livello del mare in una torre bianca a sezione ottagonale sulla cui cima è collocata la lanterna a ottica rotante con una portata di 23 miglia nautiche, tutt’ora funzionante. Può essere raggiunto dal sentiero che parte a Giglio Castello lungo una strada panoramica. Il faro è stato reso celebre anche dal cinema, utilizzato come location per girare alcune scene del film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.

Dormire in un faro, un’esperienza da provare

Disabitata per decenni, nel 2016 la struttura è stata assegnata in concessione per 19 anni alla società fiorentina Cso di Veronica Mura, per riadattarla a complesso ricettivo. Ora presso il Faro di Capel Rosso è situato un B&B gestito dalle tre sorelle Mura, con quattro camere, ristorante, planetario, biblioteca storica, museo e centro didattico per le scuole.

faro isola del giglio

Faro di Giannutri

Geograficamente si trova nell’estremità sud dell’Isola di Giannutri, a circa 8 miglia a sud-ovest dell’Isola del Giglio, ma proprio di quest’ultima fa parte sotto il profilo amministrativo. La struttura risale al 1861 ed è costituita da una base a pianta quadrangolare affiancato da un fabbricato a di forma rettangolare. Da qui si eleva la torre in muratura bianca e rossa con in cima la lanterna a ottica fissa con una portata di circa 13 miglia nautiche. L’altezza totale del faro è di 61 metri sul livello del mare.

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